BERENICE e ALBERTO
Oh quanto son grate
Le pene in amore,
Se premio al dolore
È un tanto piacer!
BERENICE
Fidarmi poss’io?
ALBERTO
E ancor stai dubbiosa?
BERENICE
Tu sei dunque mio.
ALBERTO
Tu sei la mia sposa.
BERENICE e ALBERTO
Un tenero io provo
Tumulto nel petto.
A tanto diletto
Si perde il pensier.
Per farmi perdonare Gardel e tutto il resto. (Ascoltando mi sono chiesta se non è che anche Lei stia un po’ indulgendo al sentimento, Messer Brusco Papillon). E’ bellissimo questo duetto. Sa, Messer Papillon, mi piacciono le cose che Lei mi invita a sentire. L’ho ascoltato con calma, oggi che è l’ultimo giorno di vacanza, e mi ha reso felice. Volevo dirglielo.
Sua Musette